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Quali sono le marche delle bici del giro d’Italia 2024?

Le biciclette utilizzate dai professionisti nel Giro d’Italia non sono solo capolavori tecnologici, ma sono anche disponibili per gli appassionati, sebbene con un costo non sempre accessibile

Questi mezzi sono il non plus ultra della ricerca in ambito ciclistico, spingendosi fino ai limiti del regolamento con un peso minimo di 6,8 kg. 

Sono caratterizzate da geometrie ottimizzate per l’aerodinamica, materiali di alta qualità come il carbonio, cambio elettronico e freni a disco.

Queste bici, prodotte dai principali marchi che sponsorizzano le squadre del World Tour, rappresentano il top di gamma e hanno prezzi che generalmente superano i 10.000 euro a seconda della configurazione.

 

Esempi di modelli e prezzi

  • La S-Works Tarmac SL7 utilizzata da Remco Evenepoel e dal team Soudal Quick-Step ha un prezzo di partenza di 13.900 euro.
  • I corridori di INEOS Grenadiers, come Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart, gareggiano con le Pinarello Dogma F, disponibili per l’acquisto nella livrea rossonera del team a 14.300 euro.
  • Primoz Roglic e il team Jumbo Visma utilizzano la Cervelo S5 Disc, che ha un prezzo di vendita al pubblico di 13.000 euro.

Le biciclette da cronometro

Durante le tappe a cronometro, i ciclisti usano biciclette specifiche, progettate per massimizzare l’aerodinamicità anche a scapito della maneggevolezza. Remco Evenepoel, vincitore di due cronometro nel Giro d’Italia 2023, ha corso con la sua Specialized Shiv TT, che costa circa 11.000 euro.

Nel Giro d’Italia 2024, la scelta delle biciclette da parte delle squadre è un aspetto fondamentale che riflette non solo l’impegno tecnologico ma anche le partnership strategiche tra i team e i produttori. Quest’anno, una varietà di marchi rinomati accompagna i ciclisti nelle tappe italiane, dimostrando un mix affascinante di innovazione e tradizione.

Da Canyon a Colnago: Innovazione e Tradizione sulle Strade Italiane

Il team belga Alpecin-Deceuninck ha optato per le biciclette Canyon, note per la loro ingegneria avanzata e leggerezza. Anche il Movistar Team spagnolo ha scelto Canyon, consolidando la reputazione del marchio per le performance di alto livello.

Dall’Italia, la storica Wilier Triestina continua a essere la scelta per l’Astana Qazaqstan Team e il Groupama – FDJ francese, dimostrando l’eccellenza italiana nel design e nella costruzione di biciclette da corsa.

La Merida, scelta da Bahrain Victorious, rappresenta l’avanguardia tecnologica, essendo un punto di riferimento per la sua robustezza e affidabilità, mentre Specialized continua a essere il marchio di fiducia per il team tedesco BORA – Hansgrohe e per il Soudal Quick-Step belga, offrendo modelli all’avanguardia per competizioni di alto livello.

Le Scelte Francesi e Oltre

In Francia, la varietà di scelte è significativa: Bianchi, un’icona nel ciclismo, è la preferita dall’Arkea-B&B Hotels per la sua storia e prestigio. Cofidis ha investito nella Look, conosciuta per la sua innovazione aerodinamica e design cutting-edge. Il team DECATHLON AG2R LA MONDIALE ha scelto Van Rysel, noto per offrire prestazioni competitive a un prezzo accessibile.

I Giganti Americani e Britannici

Negli Stati Uniti, EF Education – EasyPost si affida a Cannondale, celebre per la sua continua ricerca nell’innovazione, mentre LIDL-TREK utilizza Trek, un’altra scelta popolare tra i ciclisti per le sue tecnologie avanzate. Nel Regno Unito, INEOS Grenadiers continua la sua collaborazione con Pinarello, un sinonimo di eccellenza e vittorie in numerose competizioni.

Dalla Svizzera agli Emirati: Diversità Globale

Il TUDOR Pro Cycling Team svizzero ha optato per BMC, apprezzato per il suo approccio all’avanguardia nella costruzione di biciclette. Dall’altra parte del mondo, UAE Team Emirates ha scelto Colnago, che combina l’artigianalità italiana con innovazioni tecnologiche moderne.

 

 

Ogni scelta riflette una strategia specifica e l’identità di ciascun team, dimostrando come nel Giro d’Italia 2024, le biciclette non siano solo mezzi di trasporto, ma veri e propri simboli di alleanze tecnologiche e culturali. Con ogni pedalata, questi ciclisti non solo sfidano i propri limiti fisici, ma anche spingono avanti l’innovazione nel mondo del ciclismo.

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